Il nostro Metodo in 7 Fasi per un’ottimizzazione SEO strategica

Dall’analisi preliminare alla revisione dei contenuti: seguiamo un percorso che trasforma una pagina web in un asset competitivo nei motori di ricerca.

Il nostro Metodo
in 7 Fasi per un’ottimizzazione SEO strategica

Dall’analisi preliminare alla revisione dei contenuti: seguiamo un percorso che trasforma una pagina web in un asset competitivo nei motori di ricerca.

Un metodo che unisce
SEO tradizionale e AI Overview

Ottimizzare una pagina web oggi significa andare oltre le classiche pratiche SEO. Non basta più lavorare solo su titoli, descrizioni e contenuti: serve un metodo che unisca ottimizzazione standard e ottimizzazione per l’AI Overview di Google, sempre più centrale nei risultati di ricerca.

Per questo abbiamo sviluppato un metodo in 7 fasi, che ti guida dall’analisi preliminare della pagina fino alla creazione di contenuti ottimizzati e strutturati.

Un metodo che unisce SEO tradizionale e
AI Overview

Ottimizzare una pagina web oggi significa andare oltre le classiche pratiche SEO. Non basta più lavorare solo su titoli, descrizioni e contenuti: serve un metodo che unisca ottimizzazione standard e ottimizzazione per l’AI Overview di Google, sempre più centrale
nei risultati di ricerca.

Per questo abbiamo sviluppato un metodo in 7 fasi, che ti guida dall’analisi preliminare della pagina fino alla creazione di contenuti ottimizzati
e strutturati.

FASE 1 – Analisi preliminare (Instant Page)

Panoramica completa della pagina: struttura, contenuti, link, risorse tecniche e performance.

FASE 2 – Scelta della Keyword Target

Identificazione della Keyword Target, partendo da quelle per cui la pagina è già posizionata e analizzando volumi e opportunità da keyword correlate.

FASE 3 – Analisi dei Competitors

Studio dei siti in top 3 su Google: contenuti, keyword, intenti di ricerca e gap da colmare.

FASE 4 – Strategie di Posizionamento

Ampliamento della visibilità con keyword correlate e integrazione delle domande People Also Ask (PAA).

FASE 5 – Selezione del Meglio

Individuazione degli elementi più rilevanti dai competitor e dalla pagina target per costruire una strategia SEO mirata.

FASE 6 – Ottimizzazione Tecnica On-Page

Applicazione delle ottimizzazioni tecniche: meta-dati, markup HTML, dati strutturati, snippet, ricerca vocale e FAQ schema.

FASE 7 – Ottimizzazione dei Contenuti

Revisione e arricchimento dei testi con nuove sezioni strategiche e FAQ ottimizzate anche per AI Overview.

Percorriamo nel dettaglio i 7 step per comprendere il nostro metodo di ottimizzazione di una pagina web, unendo SEO tradizionale e strategie per l’AI Overview.

FASE 1
Analisi preliminare
(Instant Page)

Panoramica completa della pagina: struttura, contenuti, link, risorse tecniche e performance.

FASE 2
Scelta della Keyword Target

Identificazione della Keyword Target, partendo da quelle per cui la pagina è già posizionata e analizzando volumi e opportunità da keyword correlate.

FASE 3
Analisi dei Competitors

Studio dei siti in top 3 su Google: contenuti, keyword, intenti di ricerca e gap da colmare.

FASE 4
Strategie di Posizionamento

Ampliamento della visibilità con keyword correlate e integrazione delle domande People Also Ask (PAA).

FASE 5
Selezione del Meglio

Individuazione degli elementi più rilevanti dai competitor e dalla pagina target per costruire una strategia SEO mirata.

FASE 6
Ottimizzazione Tecnica On-Page

Applicazione delle ottimizzazioni tecniche: meta-dati, markup HTML, dati strutturati, snippet, ricerca vocale e FAQ schema.

FASE 7
Ottimizzazione dei Contenuti

Revisione e arricchimento dei testi con nuove sezioni strategiche e FAQ ottimizzate anche per AI Overview.

Percorriamo nel dettaglio i 7 step per comprendere il nostro metodo di ottimizzazione di una pagina web, unendo SEO tradizionale
e strategie per l’AI Overview.

Analisi preliminare della pagina
(Instant Page)

La prima cosa che si fa è dare uno sguardo d’insieme alla pagina partendo dalla sua URL.
Questa panoramica (Instant-Page) raccoglie diversi elementi utili per capire come la pagina è costruita e quanto è ottimizzata:

  • Titolo e descrizione: le prime informazioni che compaiono sui motori di ricerca.
  • Controlli SEO: un check che mostra quanti aspetti tecnici sono a posto e quanti invece vanno sistemati.
  • Link: il numero di collegamenti interni (verso altre pagine del sito) ed esterni (verso altri siti).
  • Risorse della pagina: quanti script, fogli di stile, immagini e risorse “critiche” servono per caricarla.
  • Dettagli tecnici: ad esempio se viene usato correttamente l’URL canonico.
  • Contenuti: statistiche sul testo (quante parole, quanti caratteri, quanto spazio occupa rispetto al resto della pagina) e un’analisi della leggibilità.
  • Coerenza: verifica se titolo e descrizione rispecchiano davvero i contenuti della pagina.
  • Performance: analisi della velocità e dei tempi di caricamento, con i dati dei Core Web Vitals di Google.

In questo modo si ottiene subito una fotografia chiara della pagina, sia dal punto di vista tecnico che dei contenuti.

Analisi preliminare della pagina
(Instant Page)

La prima cosa che si fa è dare uno sguardo d’insieme alla pagina
partendo dalla sua URL.
Questa panoramica (Instant-Page) raccoglie diversi elementi utili per capire come la pagina è costruita e quanto è ottimizzata:

  • Titolo e descrizione: le prime informazioni che compaiono sui motori di ricerca.
  • Controlli SEO: un check che mostra quanti aspetti tecnici sono a posto e quanti invece vanno sistemati.
  • Link: il numero di collegamenti interni (verso altre pagine del sito) ed esterni (verso altri siti).
  • Risorse della pagina: quanti script, fogli di stile, immagini e risorse “critiche” servono per caricarla.
  • Dettagli tecnici: ad esempio se viene usato correttamente l’URL canonico.
  • Contenuti: statistiche sul testo (quante parole, quanti caratteri, quanto spazio occupa rispetto al resto della pagina) e un’analisi della leggibilità.
  • Coerenza: verifica se titolo e descrizione rispecchiano davvero i contenuti della pagina.
  • Performance: analisi della velocità e dei tempi di caricamento, con i dati dei Core Web Vitals di Google.

In questo modo si ottiene subito una fotografia chiara della pagina, sia dal punto di vista tecnico che dei contenuti.

Identificazione della Keyword Target

Dopo la prima analisi preliminare (Instant Page), il passo successivo è concentrarsi sulla Keyword Target, cioè la parola chiave per cui vogliamo che la nostra pagina compaia nei risultati di ricerca.

  • Se non abbiamo già un’idea precisa, possiamo farci aiutare dall’intelligenza artificiale: il contenuto della pagina viene analizzato automaticamente e, in base a questo, ci viene suggerita una keyword adatta.
  • A questo punto, è fondamentale verificare con una estrazione automatica, per quali keyword la pagina è già posizionata.

Infatti, scegliere una parola chiave che non ha nulla a che vedere con i contenuti reali della pagina rischia di danneggiare la sua visibilità. Per questo si analizza l’elenco delle keyword esistenti, si individua quella con il volume di ricerca più alto (e possibilmente con bassa concorrenza) e la si prende come riferimento principale. In pratica, otteniamo una panoramica completa di tutte le keyword per cui la pagina è già visibile su Google, così da fare una scelta consapevole.

  • Una volta selezionata la keywords più promettente, si passa a un approfondimento con la Keyword Research. Partendo da quella Keyword Target, si cercano eventuali varianti, ricerche correlate o sfumature di significato che possano portare ancora più traffico qualificato alla pagina, senza perdere  l’obiettivo di visibilità della pagina. 

Identificazione della Keyword Target

Dopo la prima analisi preliminare (Instant Page), il passo successivo è concentrarsi sulla Keyword Target, cioè la parola chiave per cui vogliamo che la nostra pagina compaia nei risultati di ricerca.

  • Se non abbiamo già un’idea precisa, possiamo farci aiutare dall’intelligenza artificiale: il contenuto della pagina viene analizzato automaticamente e, in base a questo, ci viene suggerita una keyword adatta.
  • A questo punto, è fondamentale verificare con una estrazione automatica, per quali keyword la pagina è già posizionata.

Infatti, scegliere una parola chiave che non ha nulla a che vedere con i contenuti reali della pagina rischia di danneggiare la sua visibilità. Per questo si analizza l’elenco delle keyword esistenti, si individua quella con il volume di ricerca più alto (e possibilmente con bassa concorrenza) e la si prende come riferimento principale. In pratica, otteniamo una panoramica completa di tutte le keyword per cui la pagina è già visibile su Google, così da fare una scelta consapevole.

  • Una volta selezionata la keywords più promettente, si passa a un approfondimento con la Keyword Research. Partendo da quella Keyword Target, si cercano eventuali varianti, ricerche correlate o sfumature di significato che possano portare ancora più traffico qualificato alla pagina, senza perdere  l’obiettivo di visibilità della pagina. 

Analisi dei competitor in top 3

La terza fase consiste nell’analizzare i competitors che si trovano nelle prime tre posizioni di Google per la keyword target scelta nello step precedente.

Per prima cosa si estraggono i siti che occupano queste posizioni di vertice e si raccolgono i loro contenuti principali: testo, titoli, descrizioni e qualsiasi informazione utile pubblicata nelle loro pagine.

Una volta raccolti i contenuti, entra in gioco l’analisi semantica grazie all’intelligenza artificiale. In pratica, andiamo a capire:

  • Topic principali e secondari: quali sono gli argomenti portanti e quelli di supporto.
  • Cluster di keyword: raggruppamenti di parole chiave legati a prodotti, servizi, utilizzi o target specifici.
  • Entità: persone, luoghi, aziende, prodotti e concetti ricorrenti nei testi.
  • Keyword LSI (Latent Semantic Indexing): parole chiave primarie, secondarie, sinonimi e termini frequentemente associati.
  • Search intent: l’intento di ricerca principale (informativo, commerciale, transazionale, ecc.).
  • Long-tail keyword: frasi più lunghe (3+ parole), domande frequenti e keyword legate a specifiche località.
  • Argomenti correlati e gap: ciò che viene trattato in comune, ciò che viene trattato in modo diverso e gli spazi che i competitor non coprono.
  • Campi semantici: il linguaggio specialistico usato, i termini chiave e i settori semantici collegati.

Questa analisi ci permette non solo di capire perché i competitors sono nelle prime posizioni, ma anche di individuare opportunità concrete per migliorare i nostri contenuti e colmare i punti deboli che loro non presidiano.

Analisi dei competitor in top 3

La terza fase consiste nell’analizzare i competitors che si trovano nelle prime tre posizioni di Google per la keyword target scelta nello step precedente.

Per prima cosa si estraggono i siti che occupano queste posizioni di vertice e si raccolgono i loro contenuti principali: testo, titoli, descrizioni e qualsiasi informazione utile pubblicata nelle loro pagine.

Una volta raccolti i contenuti, entra in gioco l’analisi semantica grazie all’intelligenza artificiale. In pratica, andiamo a capire:

  • Topic principali e secondari: quali sono gli argomenti portanti e quelli di supporto.
  • Cluster di keyword: raggruppamenti di parole chiave legati a prodotti, servizi, utilizzi o target specifici.
  • Entità: persone, luoghi, aziende, prodotti e concetti ricorrenti nei testi.
  • Keyword LSI (Latent Semantic Indexing): parole chiave primarie, secondarie, sinonimi e termini frequentemente associati.
  • Search intent: l’intento di ricerca principale (informativo, commerciale, transazionale, ecc.).
  • Long-tail keyword: frasi più lunghe (3+ parole), domande frequenti e keyword legate a specifiche località.
  • Argomenti correlati e gap: ciò che viene trattato in comune, ciò che viene trattato in modo diverso e gli spazi che i competitor non coprono.
  • Campi semantici: il linguaggio specialistico usato, i termini chiave e i settori semantici collegati.

Questa analisi ci permette non solo di capire perché i competitors sono nelle prime posizioni, ma anche di individuare opportunità concrete per migliorare i nostri contenuti e colmare i punti deboli che loro non presidiano.

Strategie di posizionamento

La quarta fase riguarda le strategie di posizionamento: qui ci chiediamo come possiamo rendere la nostra pagina più competitiva rispetto ai siti che già occupano le prime posizioni.

Per farlo abbiamo a disposizione due strumenti principali:

  1. Keyword research avanzata
    Partendo dalla keyword target, andiamo a individuare intenti di ricerca secondari, ricerche correlate, suggerimenti e nuove idee che arricchiscono la nostra strategia. Questo ci permette di coprire non solo la parola chiave principale, ma anche le sue varianti e sfumature, ampliando così le possibilità di posizionamento.
  2. People Also Ask (PAA)
    Possiamo estrarre automaticamente le domande più frequenti che gli utenti pongono su Google in relazione all’argomento. Queste domande, con le relative risposte, rappresentano un’occasione preziosa per intercettare il traffico e dare valore aggiunto ai contenuti della nostra pagina.

In questo modo non ci limitiamo a competere sulla keyword principale, ma costruiamo una presenza più ampia e solida, capace di intercettare anche le ricerche collegate e le curiosità reali degli utenti.

Strategie di posizionamento

La quarta fase riguarda le strategie di posizionamento: qui ci chiediamo come possiamo rendere la nostra pagina più competitiva rispetto ai siti che già occupano le prime posizioni.

Per farlo abbiamo a disposizione due strumenti principali:

  1. Keyword research avanzata
    Partendo dalla keyword target, andiamo a individuare intenti di ricerca secondari, ricerche correlate, suggerimenti e nuove idee che arricchiscono la nostra strategia. Questo ci permette di coprire non solo la parola chiave principale, ma anche le sue varianti e sfumature, ampliando così le possibilità di posizionamento.
  2. People Also Ask (PAA)
    Possiamo estrarre automaticamente le domande più frequenti che gli utenti pongono su Google in relazione all’argomento. Queste domande, con le relative risposte, rappresentano un’occasione preziosa per intercettare il traffico e dare valore aggiunto ai contenuti della nostra pagina.

In questo modo non ci limitiamo a competere sulla keyword principale, ma costruiamo una presenza più ampia e solida, capace di intercettare anche le ricerche collegate e le curiosità reali degli utenti.

FASE – Selezione del meglio

La fase successiva è particolarmente strategica, perché qui andiamo a selezionare il meglio sia dai competitor che dalla nostra pagina. In pratica raccogliamo gli elementi più rilevanti emersi dalle analisi precedenti e li trasformiamo in una vera e propria strategia SEO mirata.

In questa fase possiamo decidere su quali aspetti intervenire all’interno della pagina, agendo sugli elementi di ottimizzazione on-site, come:

  • URL
  • Title e Description
  • Canonical
  • Tag ALT delle immagini
  • Struttura gerarchica (H1, H2, H3, ecc.)

Accedendo alle analisi dei competitor, possiamo scegliere quali elementi integrare o adattare:

  • Topic analysis: gli argomenti più in linea con la nostra pagina.
  • Topic cluster: gruppi di keyword strettamente collegati e pertinenti.
  • LSI keywords: sinonimi, correlazioni e termini semanticamente rilevanti.
  • Search intent analysis: l’intento di ricerca principale su cui vogliamo focalizzare la nostra pagina.

Infine, possiamo selezionare anche quali FAQ inserire, cioè le domande provenienti dalle People Also Ask di Google, in modo da arricchire il contenuto e rispondere direttamente ai dubbi più comuni degli utenti.

FASE
Selezione del meglio

La fase successiva è particolarmente strategica, perché qui andiamo a selezionare il meglio sia dai competitor che dalla nostra pagina. In pratica raccogliamo gli elementi più rilevanti emersi dalle analisi precedenti e li trasformiamo in una vera e propria strategia SEO mirata.

In questa fase possiamo decidere su quali aspetti intervenire all’interno della pagina, agendo sugli elementi di ottimizzazione on-site, come:

  • URL
  • Title e Description
  • Canonical
  • Tag ALT delle immagini
  • Struttura gerarchica (H1, H2, H3, ecc.)

Accedendo alle analisi dei competitor, possiamo scegliere quali elementi integrare o adattare:

  • Topic analysis: gli argomenti più in linea con la nostra pagina.
  • Topic cluster: gruppi di keyword strettamente collegati e pertinenti.
  • LSI keywords: sinonimi, correlazioni e termini semanticamente rilevanti.
  • Search intent analysis: l’intento di ricerca principale su cui vogliamo focalizzare la nostra pagina.

Infine, possiamo selezionare anche quali FAQ inserire, cioè le domande provenienti dalle People Also Ask di Google, in modo da arricchire il contenuto e rispondere direttamente ai dubbi più comuni degli utenti.

FASE– Ottimizzazione tecnica on-page

La fase 6 è un passaggio fondamentale, perché qui si passa all’azione con le vere attività di ottimizzazione SEO on-page sulla pagina target.

Tutte le informazioni selezionate nella fase precedente (“selezione del meglio”) vengono combinate con l’analisi tecnica della pagina, che viene eseguita con il supporto dell’intelligenza artificiale.

Il risultato è un set di interventi pratici e mirati, che include:

  • Ottimizzazione dei meta-dati: title e description migliorati con suggerimenti concreti.
  • Markup HTML ottimizzato: proposte di codice per implementare le modifiche.
  • Featured Snippet: ottimizzazioni specifiche per aumentare le probabilità di comparire nei riquadri in evidenza di Google.
  • Voice search: adattamenti per rendere i contenuti più facilmente interpretabili dalla ricerca vocale.
  • FAQ schema: inserimento e ottimizzazione delle domande frequenti con relativo markup.
  • Dati strutturati JSON-LD: generazione automatica di schemi per WebPage, Organization e BreadcrumbList.

Per ogni implementazione in JSON-LD vengono anche segnalate eventuali verifiche manuali, così da garantire che tutto funzioni correttamente dopo l’inserimento.

In questo modo la pagina non solo viene ottimizzata dal punto di vista tecnico, ma acquisisce anche maggiore visibilità e rilevanza nei motori di ricerca, sfruttando le più moderne tecniche SEO.

FASE
Ottimizzazione tecnica on-page

La fase 6 è un passaggio fondamentale, perché qui si passa all’azione con le vere attività di ottimizzazione SEO on-page sulla pagina target.

Tutte le informazioni selezionate nella fase precedente (“selezione del meglio”) vengono combinate con l’analisi tecnica della pagina, che viene eseguita con il supporto dell’intelligenza artificiale.

Il risultato è un set di interventi pratici e mirati, che include:

  • Ottimizzazione dei meta-dati: title e description migliorati con suggerimenti concreti.
  • Markup HTML ottimizzato: proposte di codice per implementare le modifiche.
  • Featured Snippet: ottimizzazioni specifiche per aumentare le probabilità di comparire nei riquadri in evidenza di Google.
  • Voice search: adattamenti per rendere i contenuti più facilmente interpretabili dalla ricerca vocale.
  • FAQ schema: inserimento e ottimizzazione delle domande frequenti con relativo markup.
  • Dati strutturati JSON-LD: generazione automatica di schemi per WebPage, Organization e BreadcrumbList.

Per ogni implementazione in JSON-LD vengono anche segnalate eventuali verifiche manuali, così da garantire che tutto funzioni correttamente dopo l’inserimento.

In questo modo la pagina non solo viene ottimizzata dal punto di vista tecnico, ma acquisisce anche maggiore visibilità e rilevanza nei motori di ricerca, sfruttando le più moderne tecniche SEO.

FASE – Ottimizzazione dei contenuti

Per concludere, arriviamo all’ultima fase: l’ottimizzazione dei contenuti della pagina.

In questa fase il contenuto esistente viene revisionato e migliorato, mentre vengono generate anche nuove sezioni ottimizzate, partendo dai dati selezionati nella fase “Seleziona il meglio” e combinandoli con l’analisi della pagina target.

L’utente può indicare il tipo di contenuto su cui lavorare:

  • una qualsiasi pagina web,
  • un articolo del blog,
  • oppure una scheda prodotto.

L’analisi del contenuto viene gestita dall’intelligenza artificiale, che produce un output strutturato e molto pratico:

  • Revisione degli headings (H1, H2, H3): per ciascun titolo viene mostrata la versione attuale e quella ottimizzata, con l’indicazione del keyword focus (topic, entità, LSI, keyword primaria o secondaria).
  • Confronto miglioramenti: viene evidenziato in cosa la versione ottimizzata risulta superiore rispetto a quella originale.
  • Ottimizzazione dei testi esistenti: i paragrafi attuali vengono rivisti per rispondere ai parametri di ottimizzazione stabiliti.
  • Nuove sezioni strategiche: vengono suggeriti contenuti aggiuntivi per coprire tutti gli argomenti emersi dall’analisi delle keyword. Ogni nuova sezione viene proposta con un titolo H2 e relative sottosezioni H3.
  • Integrazione delle FAQ: vengono generate e ottimizzate domande e risposte non solo per migliorare la leggibilità e la pertinenza SEO, ma anche per aumentare le probabilità di comparire nei risultati AI Overview di Google.

In questo modo la pagina non solo viene resa più coerente con gli obiettivi SEO, ma acquisisce anche maggiore completezza, chiarezza e valore per l’utente, aumentando le possibilità di posizionarsi in modo competitivo sui motori di ricerca.

FASE
Ottimizzazione dei contenuti

Per concludere, arriviamo all’ultima fase: l’ottimizzazione dei contenuti della pagina.

In questa fase il contenuto esistente viene revisionato e migliorato, mentre vengono generate anche nuove sezioni ottimizzate, partendo dai dati selezionati nella fase “Seleziona il meglio” e combinandoli con l’analisi della pagina target.

L’utente può indicare il tipo di contenuto su cui lavorare:

  • una qualsiasi pagina web,
  • un articolo del blog,
  • oppure una scheda prodotto.

L’analisi del contenuto viene gestita dall’intelligenza artificiale, che produce un output strutturato e molto pratico:

  • Revisione degli headings (H1, H2, H3): per ciascun titolo viene mostrata la versione attuale e quella ottimizzata, con l’indicazione del keyword focus (topic, entità, LSI, keyword primaria o secondaria).
  • Confronto miglioramenti: viene evidenziato in cosa la versione ottimizzata risulta superiore rispetto a quella originale.
  • Ottimizzazione dei testi esistenti: i paragrafi attuali vengono rivisti per rispondere ai parametri di ottimizzazione stabiliti.
  • Nuove sezioni strategiche: vengono suggeriti contenuti aggiuntivi per coprire tutti gli argomenti emersi dall’analisi delle keyword. Ogni nuova sezione viene proposta con un titolo H2 e relative sottosezioni H3.
  • Integrazione delle FAQ: vengono generate e ottimizzate domande e risposte non solo per migliorare la leggibilità e la pertinenza SEO, ma anche per aumentare le probabilità di comparire nei risultati AI Overview di Google.

In questo modo la pagina non solo viene resa più coerente con gli obiettivi SEO, ma acquisisce anche maggiore completezza, chiarezza e valore per l’utente, aumentando le possibilità di posizionarsi in modo competitivo sui motori di ricerca.

Distinguiti online, trasforma il tuo sito web in un asset strategico nei motori di ricerca

Richiedi una analisi SEO per ottenere una valutazione tecnica
e contenutistica delle pagine chiave del tuo sito:

Verifica tecnica
(meta tag, performance, struttura)
Analisi delle keyword
e del posizionamento attuale
Identificazione di opportunità
di crescita organica
Indicazioni su priorità e azioni
a breve termine

Distinguiti online, trasforma il tuo sito web in un asset strategico nei motori di ricerca

Richiedi una analisi SEO per ottenere
una valutazione tecnica
e contenutistica delle pagine chiave
del tuo sito:

Verifica tecnica
(meta tag, performance, struttura)
Analisi delle keyword
e del posizionamento attuale
Identificazione di opportunità
di crescita organica
Indicazioni su
priorità e azioni
a breve termine